La renga? La tradizione del piatto povero - Fiera Santo Stefano - Concordia Sagittaria

La renga? La tradizione del piatto povero

La tradizione del piatto povero della aringa salata o affumicata è patrimonio culturale e storico di Concordia Sagittaria da oltre 2000 anni, da quando quel simpatico pesce detto “la formica dell’oceano” e celebrato dal Linneo quale “copiossissimus piscis” passò per Sagitta con gli eserciti imperiali romani. Venne dato assieme a del pane, sale e altro cibo, ai soldati romani che ricevevano qui il congedo, per poi avviarsi o sulla strada di casa o ad occupare degli avamposti imperiali, come ad esempio al nostro grandemente celebrato Petrus Trebellenus Rufus “Pietro l’arengario” che nel 22 dopo Cristo si avviò presso l’isola scozzese di Skye dove nacque la leggenda che concordia sagittaria tramanda.

Ed è proprio dopo duemila anni che nel febbraio 2022 è iniziata la celebrazione annuale del ritorno di Pietro a Concordia grazie ai giovani della Pro loco e alla Confraternita.

Questo simpatico pesce fu chiamato a sfamare milioni di europei, dapprima per le comunità di pescatori e poi, sempre di più, anche nell’entroterra, diffuso dagli eserciti che lo usavano salato quale fonte primaria di cibo a buon mercato.

L’aringa salata arriva così anche a Venezia; è proprio a Concordia Sagittaria che venne a crearsi un fluente mercato che approvvigionava tutto il territorio fino al pordenonese e l’Austria, questo per secoli e ufficialmente a partire da circa il 1550. 

L’aringa, quale piatto poverissimo, ha sfamato milioni di europei già alla fine del 1300 dopo la grande peste, basti pensare che un famoso viaggiatore e scrittore dell’epoca scriveva che se un povero non poteva permettersi un pesce più grande aveva sempre un’aringa.

Si vuole tramandare questa strabiliante e povera tradizione per il gusto della scoperta di un piatto povero ma ricco di storia e tradizione; la Pro Loco di Concordia ha così dato il via alla creazione di un sodalizio storico e culturale che è la Confraternita dea Renga concordiese: nata il 12 marzo del 2007 per rilanciare degnamente il Concorso della Renga d’oro nato nel 1992 per dare ai ristoratori della città la possibilità di mostrare le loro doti gastronomiche, trasformando quel semplice piatto delle nostre nonne in un sempre più attuale contributo alla cucina tradizionale veneta.

Nel marzo 2019 la Confraternita ha registrato un lutto gravissimo con la perdita del master chef Gigi Zanco, un vero maestro della tradizione gastronomica concordiese e un fine cultore della tradizione, un arguto innovatore, umile e sempre pronto a dare la sua mano preziosa a ristoratori, organizzatori di eventi, per sagre e feste popolari.

Per commemorare degnamente il confratello è stato creato il premio “Chef Gigi Zanco” una esclusività della Confraternita che, a suo insindacabile giudizio, premia il ristoratore che più ha dato lustro alla cultura della tradizione enogastronomica di Concordia.

Viene conferito al termine del Concorso Renga d’oro direttamente dal Gran Maestro della Confraternita.

Nel 2022 venne conferito a Nevio Zulian confratello e titolare della trattoria-pizzeria “Alla Torre” e in questo 2023 a Salvatore Catrini “Salvo” titolare del “Bistrot Altamarea

Un augurio perché la Fiera di Santo Stefano possa rinnovare tutto il tessuto cittadino e turistico, ricordando la storia e la cultura enogastronomica della nostra bella Concordia Sagittaria.

 

Confraternita dea Renga concordiese