IL SALUTO DI CLAUDIO ODORICO, SINDACO DI CONCORDIA SAGITTARIA

“La Fiera di Santo Stefano resiste. Rispetta le prescrizioni, mette la mascherina e riapre. Riapriamo la Fiera di Santo Stefano perché essa rappresenta molto più di una campionaria. La Fiera di Santo Stefano è il simbolo della caparbietà, della tenacia, del coraggio dei concordiesi. E il coraggio non può chiudere, nemmeno oggi dopo più di un anno dall’inizio della pandemia. Lo scorso anno sono state annullate manifestazioni mondiali: le Olimpiadi, gli Europei di calcio, il Carnevale di Rio, la maratona di New York; i festeggiamenti di Santo Stefano no, sono stati svolti nel rispetto delle norme sanitarie riscuotendo, anche se in tono minore, interesse da parte dei visitatori.

Quest’anno organizzeremo nuovamente la Fiera perché in questo paese, in questa regione, abbiamo già dimostrato che possiamo adattarci, ma non possiamo arrenderci. E quindi eccoci qui, pronti a portare avanti una tradizione molto sentita dai nostri concittadini che coniuga insieme la ricorrenza religiosa in onore a Santo Stefano, Patrono di Concordia e della diocesi di Concordia e Pordenone, le eccellenze imprenditoriali e le tradizioni culturali e folkloristiche in un contesto sociale che recupera e rivitalizza la memoria storica di tutta la comunità.

Resteremo a distanza, come è previsto che dobbiamo stare per non contagiarci e per cercare di fermare questo virus, senza abbracciarci né stringerci la mano.
Resteremo a distanza, come tutti qui ragazzi che hanno dovuto scoprire cosa significhi vedere per settimane i propri compagni e i propri insegnanti al di là di uno schermo, cercando di imparare comunque tutte le discipline scolastiche.
A distanza hanno dovuto imparare a vivere una vita nuova. E noi insieme a loro, a volte sorridendo, a volte lamentandoci, ma dimostrando la forza e lo spirito di un grande Paese, unito e solidale, un Paese con le sue contraddizioni, capace di fare sacrifici e di soffrire, ma anche di rialzarsi con coraggio.
Questo coraggio e la volontà di andare avanti si sposano bene con le parole chiave che contrassegnano la 42° edizione della Fiera: Fiducia, Innovazione, Entusiasmo, Resilienza, Audacia.

Un rinnovato spirito di collaborazione ha permesso che l’Associazione Fiera di Santo Stefano e la Pro-loco tornino, insieme al Comune, a organizzare i festeggiamenti con una serie di novità che possano rilanciare e rendere ancora più attrattiva la storica manifestazione.
Oltre alla sezione specificatamente dedicata all’agricoltura, curata in particolare dall’Associazione Loncon, ci saranno iniziative che affronteranno i temi dell’innovazione e della resilienza, coinvolgendo le categorie produttive e i cittadini su temi attuali, quali gli incentivi per la riduzione del consumo energetico e sull’innovazione delle tecniche agricole con particolare attenzione al settore enologico.
Quest’anno, inoltre, nell’ambito dei festeggiamenti vengono anche proposte dalla Pro-loco e dal Comune, in collaborazione con i commercianti, alcune iniziative di carattere culturale, con mostre itinerante di quadri e sculture e con incontri di presentazione di libri o personaggi da parte di associazioni concordiesi.

Ogni anno, e sempre con maggiori complicazioni normative, la Festa di Santo Stefano mette in moto un’imponente macchina organizzativa e per questo voglio esprimere un vivo e sentito ringraziamento a tutti coloro che, a vario titolo, si adoperano affinché tutto vada a buon fine.
Voglio ringraziare in particolare, oltre ai volontari della Pro-loco e dell’Associazione Fiera di Santo Stefano, anche i dipendenti comunali, la Polizia Locale, i Vigili del Fuoco, la Protezione Civile, la Croce Rossa, l’Aulss 4 e le forze dell’ordine che operano per il continuo miglioramento dell’evento, nel rispetto delle normative e della pubblica sicurezza.

Siamo consapevoli di dover ancora affrontare mesi complicati, ma consapevoli anche di poterlo fare bene, se sapremo agire uniti, con responsabilità, determinazione e serietà, come è già avvenuto durante lo scorso inverno.

Permettetemi, infine, di auspicare che da questa manifestazione, dai festeggiamenti di Santo Stefano, seppure con la mascherina, seppure col distanziamento, possa partire un nuovo cammino di sviluppo, di salute e di speranza per tutti noi.

Bon San Stiefin.”

Claudio Odorico