E sono 44 ! Tante, infatti, sono le edizioni della Fiera di Santo Stefano di Concordia Sagittaria che, dopo aver ottenuto il riconoscimento di rilevanza nazionale, ha fatto un ulteriore e importante salto di qualità proponendosi nel panorama fieristico un solido punto di riferimento per tutto il mondo dell’agroalimentare. Personalmente ne sono doppiamente orgoglioso in quanto se da un lato stiamo parlando di una manifestazione che dà lustro a tutto il nostro territorio dall’altro mi fa piacere averla affiancata e sostenuta, anche nei momenti più difficili, credendo nella sua valenza oltre che nelle capacità e nell’entusiasmo degli organizzatori. E qui mi sia consentito di esprimere il mio apprezzamento in particolare al Presidente Giancarlo Burigatto ringraziandolo per il suo pluriennale impegno e per la sua passione, senza comunque dimenticare i componenti del Consiglio direttivo dell’Associazione e tutti coloro, dalla Pro Loco alle varie associazioni comunali, che fanno parte di un “team” organizzativo ormai collaudato nell’allestire questo appuntamento.
Una Fiera che è legata alla secolare Fiera dell’Agricoltura risalente al 1700 e che è cresciuta negli anni divenendo uno degli eventi di maggiore prestigio per un comparto che è senza dubbio quello maggiormente rappresentativo sotto l’aspetto socioeconomico, assieme al turismo, del nostro territorio, soprattutto per quanti si occupano di agricoltura, sia come professione che come passione.
È un momento, del resto, in cui è possibile scoprire le ultime novità in termini di macchinari e attrezzature agricole, imparare nuove tecniche di coltivazione e allevamento, e conoscere i prodotti tipici del nostro Veneto. Una manifestazione che, allo stesso tempo, offre anche diverse opportunità di formazione e di aggiornamento professionale ed è un’occasione unica per gli operatori del mondo agricolo per approfondire le proprie conoscenze per acquisire nuove competenze che possono essere utili per il proprio lavoro.
Una agricoltura che nel tempo ha pure avuto una sua evoluzione e oggi si deve confrontare sempre più con due concetti come sostenibilità e innovazione che sono strettamente legati all’agricoltura moderna. Sostenibilità intesa come capacità di un sistema agricolo di produrre cibo in modo equilibrato e duraturo, tenendo conto delle risorse naturali disponibili, con politiche d’intervento che siano rispettose sia della produzione che delle nuove esigenze dei consumatori finali. Unendo l’applicazione di nuove idee, tecnologie e processi innovativi per migliorare l’efficienza e la produttività dell’agricoltura. Una combinazione che ha come obiettivo quello di ridurre l’impatto ambientale, aumentare la produzione di cibo sostenibile e garantire la sicurezza alimentare per le generazioni future, difendendo nello stesso tempo un settore che è sempre più oggetto di folli decisioni che arrivano dall’Europa come quella della carne e del cibo sintetico da laboratorio.
La fiera è anche un luogo di incontro tra produttori, venditori e acquirenti. Molti espositori presenti, e mi piace rilevare che sono notevolmente aumentati, a dimostrazione della qualità della rassegna fieristica concordiese, propongono prodotti e servizi legati al mondo agricolo, creando in questo modo nuove opportunità di business e di collaborazione. Grazie alla presenza di un pubblico specializzato e interessato, la fiera rappresenta uno spazio ideale per promuovere i propri prodotti e per instaurare nuovi contatti professionali. Un evento, quindi, di grande rilevanza che contribuisce allo sviluppo del settore e rappresenta un’opportunità per creare nuove sinergie tra coloro che operano in questo ambito.
Un’esperienza unica nel mondo dell’agricoltura e mi sento di ringraziare ancora gli organizzatori, compresa naturalmente l’Amministrazione Comunale, ai quali rinnovo il mio plauso, garantendo sempre il mio personale sostegno e la mia collaborazione consapevole che un lavoro di squadra sia oltremodo fondamentale per raggiungere nuovi e importanti traguardi.
Consigliere Regionale del Veneto
Fabiano Barbisan