Inaugurando la 46^ edizione della Fiera di Santo Stefano, non celebriamo soltanto un evento, ma un’anima. Quella profonda, autentica e generosa del nostro territorio. Nella splendida e storica Concordia Sagittaria, l’antica Julia Concordia, prende il via ancora una volta una manifestazione che non è solo fiera agricola, ma racconto collettivo, orgoglio di una comunità e visione di futuro, crocevia tra tradizione e innovazione.

In un mondo agricolo che affronta sfide sempre più complesse – dalla transizione tecnologica alla sostenibilità ambientale, dalle nuove generazioni di imprenditori rurali alle incertezze dei mercati globali – la Fiera di Santo Stefano si propone come luogo di incontro, di confronto e di crescita condivisa.

Quest’anno, l’attenzione all’intelligenza artificiale e alle sue applicazioni nel settore primario dimostra quanto l’agricoltura non sia soltanto memoria e manualità, ma anche visione e capacità di adattamento. Allo stesso tempo, il programma culturale, le rievocazioni storiche, i sapori del territorio e le numerose attività proposte testimoniano la vitalità di una comunità che sa valorizzare le proprie radici.

Nelle giornate di Fiera, i profumi della nostra terra si mischiano con i suoni della festa, le voci dei giovani agricoltori con quelle dei custodi delle tradizioni. Ogni stand, ogni trattore, ogni gesto tra le mani degli artigiani è testimonianza viva di un mondo che cambia, ma che non dimentica chi siamo e non trascura il saper fare.

Viviamo tempi di grandi sfide: l’intelligenza artificiale, i cambiamenti climatici, l’instabilità dei mercati globali, la minaccia di dazi. Ma proprio in questa complessità nasce il valore della nostra Fiera: un luogo dove il sapere antico incontra la tecnologia, dove il lavoro si fa cultura e il futuro si costruisce insieme, passo dopo passo, come si fa nei campi, stagione dopo stagione.

Questa è una festa, sì. Ma è anche la celebrazione e un abbraccio al coraggio di chi ogni giorno semina, coltiva, innova, resiste. A chi sceglie la terra per guardare avanti, con le radici ben piantate nella propria identità e nella tradizione del nostro popolo. Grazie a tutti coloro che rendono possibile tutto questo.

Grazie a chi ci crede, a chi torna ogni anno, a chi partecipa per la prima volta e ne resta incantato. Grazie con emozione e gratitudine a chi costruisce, con passione e con speranza, la bellezza concreta della nostra agricoltura.

Roberto Marcato
Assessore Regione del Veneto