Il cambiamento climatico e le proposte di CIA per il futuro dell’Agricoltura - Fiera Santo Stefano - Concordia Sagittaria

Il cambiamento climatico e le proposte di CIA per il futuro dell’Agricoltura

Il clima della terra sta cambiando in modo significativo e allarmante, comportando eventi estremi sempre più frequenti, in particolare la diminuzione del numero di eventi piovosi e l’aumento della loro intensità. La minaccia più grande è per le coltivazioni, che non troveranno nel suolo le riserve necessarie che solitamente le piogge invernali apportano e l’impossibilità di non poter essere irrigate nel periodo estivo.

Per questo l’impegno di Cia Venezia è proteso proprio in questa direzione.
La criticità della situazione non consente più un approccio occasionale ed emergenziale alla questione: bisogna intervenire con tempestività e decisione per scongiurare problemi sia di carenza sia di eccesso idrico nei diversi periodi dell’anno e fare scelte strategiche per il futuro. Negli ultimi 10 anni la temperatura media è aumentata di 0.52°C. Questo vuole dire che l’acqua evapora più velocemente, le colture hanno bisogno di più acqua. Gli effetti sono evidenti sulle produzioni.
Per il mais, che ha bisogno di molta acqua, c’è stato un calo di superficie coltivata da 30.500 ettari a 28.800 tra il 2021 e il 2022, mentre la produzione è scesa del 31% (con punte dell’80% nei territori non raggiunti dall’irrigazione). Per la soia la diminuzione di superficie coltivata è stata del 10%, di produzione del 26%, di contro, è molto aumentata la superficie di terreno coltivata a vite (soprattutto glera e pinot grigio) che tuttavia richiede acqua nel periodo estivo. Da non dimenticare la risalita del cuneo salino (con punte fino a 40 km), che non permette l’utilizzo dell’acqua per l’irrigazione e alla marinizzazione della laguna, che sta provocando la moria delle vongole veraci.

Per questo Cia Venezia propone una serie di punti per affrontare la situazione.Tra i principali:

  • individuare le risorse per migliorare l’efficienza della rete di distribuzione della risorsa idrica per uso irriguo, sia sul fronte dell’utilizzo da parte dell’utenza, sia sul fronte dell’intercettazione e captazione delle acque piovane e delle acque freatiche, anche attraverso lo studio di interventi di piccole dimensioni a livello locale o aziendale in grado di aumentare la capacità di accumulo;
  • la predisposizione di un piano di opere utili all’immagazzinamento idrico da fonte naturale (invasi) e al contempo utilizzare i bacini di cava dismessi già presenti sui nostri territori per incrementare la dotazione disponibile d’acqua;
  • la realizzazione dell’Idrovia Padova-Mare, in grado di immagazzinare fino a 10 milioni di metri cubi di acqua di piena come riserva per uso irriguo;-individuare le risorse per accompagnare il sistema produttivo al riutilizzo delle acque, laddove non presente, al fine di abbattere i volumi di acqua di rete utilizzata;
  • favorire e sostenere i processi di cambiamento di pratiche agricole, colturali e di allevamento che siano assonanti a scenari di scarsità della risorsa idrica ed impongano un uso efficiente della stessa;
  • concordare con le amministrazioni comunali una campagna di comunicazione per sensibilizzare tutti gli utenti al risparmio idrico in tutte le attività quotidiane e domestiche;
  • infine la proposta di creazione di una cabina di regia su base metropolitana, che possa coinvolgere tutte le diverse istituzioni collegate al sistema della gestione della risorsa idrica (Comuni, Città Metropolitana, Enti di Bacino, Consorzi di Bonifica, Soggetti Gestori, Conferenze dei Sindaci, Intese Programmatiche d’area) con il pieno coinvolgimento delle categorie economiche, per essere coesi ed efficaci negli interventi.

 

Su questi temi, CIA Venezia, ha predisposto un particolareggiato progetto sotto forma di un ordine del giorno, e l’ha inviato alla Città Metropolitana di Venezia e ai sindaci dei 44 Comuni della provincia. All’inizio di giugno, è stata convocata ad una audizione con la IV Commissione Lavori Pubblici, la V Commissione Urbanistica e la IX Commissione Agricoltura della Città di Venezia.