Venerdì 2 Agosto – ore 20.30 – presso STAND REGIONE VENETO
“Agricoltura al Femminile”, incontro con le donne del mondo agricolo, con la partecipazione di CIA, Coldiretti e Confagricoltura, presso lo Stand Regione Veneto. Introduzione della Mara Mazzuggia. Interverranno:
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- Monia Bellotto – Azienda Agricola “La Frassinella di Cadore Maddalena”
- Federica Senno – Azienda Agricola “Il Giogo di Orlando Diana”
- Tiziana Favaretto – Agriturismo “I Laghetti”
L’agricoltura al femminile: una vita da imprenditrice agricola.
Un mestiere antico quello dell’agricoltore, un modo di vivere, che ha fatto le fortune di civiltà millenarie, sopravvissute nei secoli. Le tecniche di coltivazione e allevamento si sono evolute, integrando l’uso di animali ed attrezzi che hanno migliorato produttività, permettendo di sfamare popoli sempre più numerosi, tutto ciò, con un unico e principale comune denominatore: l’uomo.
Uomo, inteso non come essere umano, ma l’”uomo” come maschio, quello che per i biologi è caratterizzato dai cromosomi X e Y. Su questo tema ci possiamo sbizzarrire con i luoghi comuni: l’uomo, è quello che lavora i campi, la donna, invece, accudisce i figli e si cura della casa, l’uomo è quello che manda avanti il lavoro duro e pesante mentre la donna cresce la prole e prepara i pasti. Per secoli, questa è stata l’immagine predominante del mondo rurale. Spesso nella storia accade – e tale contesto ne è per l’appunto la prova – che in situazioni con un elemento debole, questo viene relegato a comprimario o ignorato, senza considerarne la vera importanza.
La realtà è diversa; la donna è sempre stata un perno nell’agricoltura storica. Vuoi perché in alcune culture e civiltà del passato i lavori agricoli erano quasi esclusivamente femminili, vuoi perché gli uomini andavano in guerra, sta di fatto che la figura femminile ha quindi un ruolo centrale nella cultura rurale, molto più di quanto si pensi.
Anche oggi la qualifica della donna come imprenditrice agricola professionale cresce ogni anno, con grande beneficio per la categoria. Vengono meno i muscoli e la forza delle braccia, ma migliorano qualità ed eleganza. Senza voler entrare nel merito delle differenze di genere, l’aumento delle donne titolari di aziende agricole è un dato incontrovertibile ed assodato già da molti anni, e il nostro territorio non fa eccezione.
La 45° Fiera Nazionale dell’Agricoltura offre l’opportunità di comprendere meglio la realtà delle aziende agricole gestite dalle donne e sfatare i luoghi comuni. Il convegno “L’agricoltura al Femminile: una vita da imprenditrice” previsto per Venerdì 2 agosto, è una splendida occasione per conoscere le sfide e i successi delle donne imprenditrici in un contesto ancora dominato dal genere maschile.
Nel programma dell’evento, ouverture sarà affidata alla prof.ssa Mara Mazzuggia, insegnante e moglie di un agricoltore vitivinicoltore la cui famiglia sta portando avanti il lavoro di vignaiolo da generazioni. La prof.ssa Mazzuggia offrirà una panoramica storica sull’evoluzione dell’agricoltura, evidenziando i momenti chiave che hanno portato il settore ad essere quello che è oggi. La sua prospettiva, sia personale che professionale, la rende una voce autorevole per descrivere l’evoluzione di un mestiere che ha richiesto, negli ultimi decenni, l’acquisizione di competenze interdisciplinari in economia, diritto, innovazione tecnologica, chimica e biologia.
A seguire ci saranno gli interventi di tre imprenditrici agricole che ci faranno entrare concretamente dentro le loro vite, ma soprattutto dentro le loro aziende; una stalla, una cantina ed un agriturismo.
Monia Bellotto, vive a Portogruaro, in località Pradipozzo, in quella mezzaluna fertile dei vigneti adagiati tra Lison, Pramaggiore ed Annone Veneto. Con la sua famiglia conduce l’Azienda Agricola “La Frassinella di Cadore Maddalena”, incastonata nel cuore della DOC Lison-Pramaggiore; coltiva con amore i vigneti di famiglia e nella propria cantina trasforma in buon vino le uve aziendali coltivate nel pieno rispetto della sostenibilità ambientale e attuando gradualmente la riduzione dell’utilizzo di prodotti fitosanitari. Il suo contributo è determinante per la vita dell’azienda nel settore del vino e delle cantine, da sempre governato dal genere maschile.
Federica Senno, 37 anni, laureata allo IUAV di Venezia, lascia il lavoro nello studio di architettura, per condurre insieme ai familiari Armando, Sandro e Marco, conduce l’azienda agricola “Il Giogo di Orlando Diana” a Jesolo. Passione ed entusiasmo la guidano nell’allevamento di bovini da latte e nella produzione di formaggi freschi e stagionati, yogurt nel caseificio aziendale. Una scelta di vita audace che va nella direzione di voler migliorare la qualità della vita stessa e dell’ambiente in cui viviamo, con l’adozione di protocolli di benessere animale, ambientali ed in difesa della salute del consumatore.
Tiziana Favaretto, gestisce da anni con passione “Agriturismo I Laghetti” a Marteggia, tranquilla frazione di Meolo, preparando manicaretti genuini e deliziosi, all’altezza dei tanto conclamati chef stellati. Gli alimenti utilizzati provengono principalmente dai suoi allevamenti campi coltivati. E se proprio non avete il tempo per andarla a trovare aspettatevi di incontrarla in qualche scuola o nel bel mezzo di eventi locali perché grazie alla sua fattoria didattica, Tiziana “esporta” fuori il mondo agricolo e il suo dispiegarsi nelle molteplici attività oggi consentite all’imprenditore agricolo; sottolineando l’importanza di riconnettere le persone ai sapori e i profumi della campagna.
Tre aziende e tre donne, come ce ne sono a migliaia e in tutti i settori produttivi, che portano avanti il loro lavoro con serietà, impegno, dedizione e passione e dalle quali abbiamo tutti molto da imparare.