2123: l’agricoltura del futuro - Fiera Santo Stefano - Concordia Sagittaria

2123: l’agricoltura del futuro

Albert Einstein diceva “La logica vi porterà da A a B. L’immaginazione vi porterà dappertutto”. 

Abbiamo deciso di prenderlo in parola fantasticando sull’evoluzione che caratterizzerà l’agricoltura nel prossimo centinaio di anni. Ci siamo immaginati, con l’aiuto dell’Intelligenza Artificiale, il mondo agricolo nel 2123 focalizzando l’attenzione su tre momenti caratteristici: la trebbiatura del frumento, l’evoluzione dei trattori e i nuovi sistemi di irrigazione.

I cambiamenti climatici

Non molto tempo fa alcuni studiosi giapponesi hanno ipotizzato le condizioni meteorologiche dei prossimi 100 anni definendole “estreme”: lo studio è riferito al Giappone, ma in linea generale estendibile all’intero globo.

Violente ondate di calore accompagnate da furiose tempeste che si susseguiranno con una forte frequenza e intensità; non stiamo parlando di fantascienza, ma del continuo aumento delle temperature associate al riscaldamento globale che darà vita a grandi volumi di vapore nell’atmosfera e frequenti piogge con tifoni.

L’evoluzione scende nei campi.

In una panoramica climatica a dir poco catastrofica l’evoluzione dell’agricoltura dovrà tenere conto delle complicate condizioni ambientali correndo ai ripari e affidandosi all’automatizzazione e alla tecnologia.

Il momento della trebbiatura del frumento subirà significativi stravolgimenti diventando una pratica completamente automatizzata grazie all’utilizzo di droni guidati dal cielo. Macchine che lavorano, senza sosta, per altre macchine in una cornice torrida e priva di qualsiasi forma di tradizione e folclore.

Anche il mondo delle macchine agricole verrà rivoluzionato grazie all’invenzione di trattori caratterizzati da linee che ricordano supercar, ma a impatto zero. L’intervento umano è previsto solo nei modelli con guida non automatica, ma a poco a poco l’automazione renderà “inutile” l’uomo. Unica nota positiva l’alimentazione a idrogeno che non impatterà ulteriormente sul clima già compromesso. 

Infine, anche le coltivazioni di vigna saranno protagoniste di significativi cambiamenti grazie all’introduzione di un nuovo tipo di irrigazione. È qui che la tecnologia ha subito evoluzioni impensabili per l’epoca contemporanea arrivando a concepire bolle di materiale sintetico capaci di ricaricarsi dell’acqua prodotta dalla condensa dell’umidità presente nell’aria. 

Chissà se l’agricoltura del futuro avrà davvero questo volto o piuttosto conserverà quel legame prezioso con il territorio e l’agricoltore; una relazione fatta di sacrificio, sudore, amore per la natura e per la terra che dalla notte dei tempi offre all’umanità i suoi frutti in cambio.

(L’evoluzione narrata nell’articolo è “solo” il frutto della nostra fantasia e creatività.)